martedì 13 aprile 2010

F.I.S.Co. 10: l'arte è come un cane che scappa

Deriva da un’espressione dialettale - indossare un vestito scolorito = indossare un vestito color cane che scappa – il titolo della decima edizione di F.I.S.Co. Festival Internazionale sullo Spettacolo Contemporaneo (Bologna 16>24 aprile 2010). Una ricerca artistica illogica, volitiva e, perché no, insolente soggiace alla scelta di tale titolo.
Il festival intende indagare le esperienze del provvisorio in cui, come nel fenomeno dell’eliotropismo, lo spettatore/pianta non guarda la luce, che sta per l’artista, ma si dispone verso di essa. Negli intenti degli organizzatori, dunque, secondo Silvia Fanti per Xing, l’imperativo di questa edizione è “energia”, intesa scambio di forze, relazione vitale tra soggetto e pubblico.
Performance, happening e film si avvicenderanno negli spazi individuati per quest’edizione del festival caratterizzata da uno spiccato spirito nomade. Spazi pubblici e privati, marcati anch’essi da quella precarietà intrinseca alla natura della manifestazione, ospiteranno gli eventi in programma. Spazi precari, dicevamo, perché periferici e nati da pochi mesi, come DOM la cupola del pilastro o perché non ancora ufficialmente operativi, come lo Spazio Carbonesi oppure perché votati alla mobilità della visione del mondo come Sì, l’Atelier di Teatrino Clandestino.

F.I.S.Co. 10: Mette Ingvartsen (DK/D), Open (I), Antonija Livingstone/Jennifer Lacey (Can/F/USA), Krõõt Juurak (Est/A) Fahim Amir (AFG/A), Mårten Spångberg (S), Bojana Mladenović (Srb/NL), mk (I), La Ribot (CH/E), Kinkaleri (I), Brainstorming (I).

Luoghi: DOM la cupola del pilastro - Via Panzini, 1 Sferisterio - Piazzale della Montagnola/Piazza Camillo Baldi, 1 Teatro dell'Accademia di Belle Arti - Via Belle Arti, 54 spazio Carbonesi - Via De' Carbonesi, 11 Raum - Via Ca' Selvatica, 4/d Sì - Via San Vitale, 67

PROGRAMMA

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